domenica 29 gennaio 2012

Il paradosso della Melagrana



Della Melagrana non si butta via nulla: dalla buccia si estraggono coloranti al tannino; dai semi, oli per cosmesi e fitoterapia; il succo, poi, ha proprietà quasi miracolose!
Gli antichi lo sapevano, basti pensare ai vari miti e divinità cui è associata, ma ci sono voluti Studi Scientifici (e una piccola spintina commerciale Hollywood-iana) perchè tornasse acclamata, osannata ed in pratiche confezioni Tetra-Pak. Fin qui tutto bene, sappiamo come funziona.

Il paradosso sta nel fatto che è molto difficile trovare il frutto così com'è, se non nelle sezioni "frutti esotici" d'importazione (USA, India, Turchia, ecc.), quando si tratta di un prodotto di produzione anche locale, che si conserva per molti mesi come la mela, e stagionale, in inverno, quando più fanno comodo le sue proprietà antinfiammatorie ed il suo cocktail di vitamine.





MARMELLATA (GELATINA) DI MELAGRANA
4 melograne - zucchero

Il procedimento richiede un po' di pazienza per ripulire tutti i chicchi dalla buccia e dalla pellicola, si raccolgono in un pentolino e si pestano con uno schiaccia-patate per estrarne il succo (anche se ho visto sul web che si può usare direttamente lo spremiagrumi).
Si pesa il liquido ottenuto e si aggiunge lo zucchero in dose pari alla metà del suo peso, per una gelatina molto dolce, ma io preferisco 300 gr per litro di succo.
Si porta ad ebollizione e si fa andare a fuoco allegro finchè la soluzione raggiunge la giusta densità per cui vale la prova piattino, cioè quella che si ottiene da una goccia lasciata cadere su un piatto freddo.
Si può aromatizzare aggiungendo scorza d'arancia o succo di mela.




SIMBOLOGIA, MITO E SCIENZA

La Melagrana nasce dalla terra fecondata dal sangue di Dionisio da cui acquisisce il simbolismo di desiderio, piacere e vizio. Il lato oscuro della sensualità che chiede il suo scotto; come accade alla povera Persefone che per aver ceduto al desiderio di mangiarne un chicco, verrà trattenuta indefinitamente agli Inferi (anche se, forse, era quello che inconsciamente voleva).

La sanguinaria dea della Guerra egiziana Sekhmet (Afrodite) fu sbronzata con l'inganno, con il fine di stordirla al punto che cessasse il massacro che stava perpetrando. La pozione magica che salvò l'Umanità era costituita da uno dei doni di Dionisio all'uomo, la birra, con l'aggiunta di pocche gocce di Melograna.
La dea, assetata di sangue, ne bevve 70 giare!
La Melagrana è a sua volta simbolo di Afrodite, feroce in guerra e lussuriosa in amore, con cui condivide il simbolismo di energia vitale, sensualità, fecondità, e prosperità.

In medicina cinese è associata allo yang, al rosso, al sangue, al cuore e all'organo genitale femminile; in quella occidentale viene usata nei trattamenti dei sintomi della menopausa e per la riduzione del colesterolo nel sangue.
Ha capacità vermifughe, astringenti ed antiossidanti.



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